Dico a te, ex ragazzetta annoiata che hai passato le ultime 3 settimane della tua vita a combattere e poi sconfiggere le pulci dalla tua casa, temendo a tratti di esserne sopraffatta ed essere costretta a chiuderla per sempre, lasciando la vittoria alle meschine ed emigrare altrove.
Pensavi di poter abbassare la guardia, vero? E invece mancava l'incendio.
Succede che mia madre era al mare con mia figlia, mentre sono qua a lavorare; epperò, per un impegno importante e non rinviabile, mia madre torna in città e io prendo un giorno di ferie per stare con mia figlia, giusto per risparmiarle il viaggio mare-città-mare con partenza alle 6 di mattina.
E mentre, un giovedì qualunque, sono sulla riviera romagnola, sonnecchiando dentro a una roulette, con una pupa sudaticcia incollata addosso, sento rumore di elicotteri. Insistente. E poi, sirene.
Quando focalizzo che è da un pezzo che sento questi rumori mi affaccio fuori. La nostra roulotte era all'estremo del campeggio. E, oltre la siepe che lo delimita, fumo. Densissimo, grigio e rosso, basso.
La gente era ferma, tutti a guardare nella stessa direzione, che comprendeva la mia roulotte, la siepe e il fumo.
Io, scalza, guardavo allibita. Mia figlia, scalza, è uscita dalla roulotte e mi è venuta incontro. E le ho detto: "Sai che c'è? Andiamo a fare un giretto".
Mi erano venute in mente brutte immagini, evacuazioni in strade strette, fumo basso, io e lei da sole. Poi ho pensato a una puntata di Quark, quando lo guardavo dopo la scuola, alle 2 del pomeriggio. Si diceva che se la gente vede altra gente ignorare dei segnali di pericolo, per esempio del fumo, si omologa; per cui, nel caso di un incendio al ristorante, se nessuno si alza da tavola, capaci di rimanere tutti lì finché non ci si intossica, o peggio.
Ho fatto mente locale. Ho pensato alla siccità, al caldo e al vento. Ho preso una bottiglia d'acqua, la bambola, il ciuccio, la borsetta con documenti e navigatore; ho girato la macchina e sono andata via. Unica del campeggio. Non mi sentivo per niente stupida.
Sono stata sollevata quando ho capito che la strada verso la città andava in direzione opposta del fumo. Allora ho accostato, ho fatto la prima foto che ho postato. Poi, usando il cellulare per navigare su internet, ho cercato un centro commerciale dove riparare. Erano le 3.30 del pomeriggio e c'erano 36 gradi.
Lì, mentre la pupa mangiava gelato e scorrazzava sui giochi, ho cercato qualche informazione su twitter. Si era incendiata la pineta tra un paese e l'altro. Forse evacuavano i campeggi, forse no.
Mia madre, che stava rientrando dal suo appuntamento, minimizzava, finché non mi ha chiamato per dirmi che la polizia non la faceva proseguire sulla strada verso il campeggio. A quel punto siamo tornate tutte in città.
Le fiamme, ho scoperto poi, non hanno minimamente messo in pericolo il campeggio, dove la vita è continuata a scorrere normale. Buon per loro.
PS qualcuno ha una Bibbia sotto mano? No perché mi sembra che terremoto, infestazioni e incendi da qualche parte ci siano. Piaghe d'Egitto? Apocalisse?
Mamma mia... si mi pare siano le piache di Egitto... credo che Lourdes sia una valida scelta per quest'anno...
RispondiEliminacmq, qui c'è un premio per te... mi sa che non ti avevo ancora avvertito!
http://ma-la-notte-no.blogspot.it/2012/07/di-premi-e-ringraziamenti.html
Come si sonnecchia dentro una roulette? Comodi?
RispondiEliminaPaolo
per una "girandola" la "roulette" dovrebbe essere... comoda =D
Elimina@ma la notte no: buona idea le ferie a Lourdes, speriamo non sia tutto prenotato!
RispondiElimina@paolo: non ho più l'età per il campeggio, troppo caldo, scomodo e sporco :)