Premessa: dal 1 gennaio di quest'anno è stato introdotto, in via sperimentale, un congedo obbligatorio per i neo papà.
Di 1 (un) giorno.
Ok, ok, non commento. E' piuttosto inutile, no? Anche se supererà l'esperimento, questo giorno in più accrescerà la condivisione delle cure alla prole e la conciliazione di tempi di lavoro e famiglia? Ci renderà un popolo più consapevole? Finiranno quelle odiose discriminazioni sul luogo di lavoro, ché ai colloqui chiederanno agli uomini "hai intenzione di avere figli? No perché sai, un giorno intero a casa... metterebbe in difficoltà l'azienda..."
Uff, ci sono cascata.
Comunque non finisce qua: oltre al giorno obbligatorio, ce ne sono ben altri 2 (due) facoltativi. Sono pagati al 100% (perché alla donna al massimo all'80?) e la mamma lavoratrice deve rinunciare a due giorni di maternità obbligatoria.
Fin qui, abbastanza chiaro.
Io però non sono una mamma lavoratrice.
In questo preciso momento sono una mamma disoccupata, che però percepirà (se non c'è qualche inghippo dell'ultimo momento) l'indennità di maternità dall'Inps.
E allora mi chiedo: rinunciando a due giorni di indennità, il padre delle mie figlie potrà stare a casa i due giorni facoltativi?
O anche: stare a casa due giorni è prerogativa di quei papà che hanno una compagna che lavora, o è un diritto in quanto neo-padre?
Ho girato il quesito all'Inps, visto che è lei che paga (sia l'indennità mia, sia il giorno di congedo obbligatorio e i due facoltativi dei padri).
Non ho chiamato il numero verde, perché quelle volte che l'ho fatto mi sono trovata a parlare con gente che ne sapeva meno di me e che cercava notizie sul loro sito (un giorno scriverò un post sul call-center dell'Inps).
Ho invece mandato una mail al servizio "Inps risponde", perché mi era stato detto che si prendono la briga di dare risposte articolate.
Oggi è arrivata la risposta tanto attesa, che copio-incollo:
Di 1 (un) giorno.
Ok, ok, non commento. E' piuttosto inutile, no? Anche se supererà l'esperimento, questo giorno in più accrescerà la condivisione delle cure alla prole e la conciliazione di tempi di lavoro e famiglia? Ci renderà un popolo più consapevole? Finiranno quelle odiose discriminazioni sul luogo di lavoro, ché ai colloqui chiederanno agli uomini "hai intenzione di avere figli? No perché sai, un giorno intero a casa... metterebbe in difficoltà l'azienda..."
Uff, ci sono cascata.
Comunque non finisce qua: oltre al giorno obbligatorio, ce ne sono ben altri 2 (due) facoltativi. Sono pagati al 100% (perché alla donna al massimo all'80?) e la mamma lavoratrice deve rinunciare a due giorni di maternità obbligatoria.
Fin qui, abbastanza chiaro.
Io però non sono una mamma lavoratrice.
In questo preciso momento sono una mamma disoccupata, che però percepirà (se non c'è qualche inghippo dell'ultimo momento) l'indennità di maternità dall'Inps.
E allora mi chiedo: rinunciando a due giorni di indennità, il padre delle mie figlie potrà stare a casa i due giorni facoltativi?
O anche: stare a casa due giorni è prerogativa di quei papà che hanno una compagna che lavora, o è un diritto in quanto neo-padre?
Ho girato il quesito all'Inps, visto che è lei che paga (sia l'indennità mia, sia il giorno di congedo obbligatorio e i due facoltativi dei padri).
Non ho chiamato il numero verde, perché quelle volte che l'ho fatto mi sono trovata a parlare con gente che ne sapeva meno di me e che cercava notizie sul loro sito (un giorno scriverò un post sul call-center dell'Inps).
Ho invece mandato una mail al servizio "Inps risponde", perché mi era stato detto che si prendono la briga di dare risposte articolate.
Oggi è arrivata la risposta tanto attesa, che copio-incollo:
Gentile utente, con riferimento alla sua richiesta INPS.CCBFF.18/03/2013.1025168 Le comunichiamo quanto segue: I 2 gg.sono previsti solo in caso di congedo facoltativo. Per maggiori informazioni vedere circolare Inps n. 40 del 14/03/2013. La ringraziamo per aver utilizzato il servizio INPSRisponde, non esiti a contattarci per ulteriori richieste.
Forse mi sono espressa male io, nella domanda. Forse però non l'hanno letta.
O forse non lo sanno.
RispondiEliminaAvrei voluto scrivere: la domanda e': ci sono o ci fanno? Ma non volevo essere irriverente....
EliminaGuarda sto facendo una procedura particolare per la mia maternità stavolta e mi rendo conto che ne so più io di loro......se posso volevo chiederti una cosa...anch'io tra poco passerò in modalità maternità sotto INPS, come hai fatto a comunicare i dati per il pagamento? Usando il solito modello della maternità o un altro apposito? E oltre a quello hai dovuto comunicare altre cose, tipo buste paga o simili?
EliminaGuarda, una volta che sei riuscita ad avere il pin, con la solita procedura alla "Codice da Vinci" (sottrai la radice quadrata della tua data di nascita alla matricola della ditta, e cose simili) il più e' fatto.
EliminaLa domanda di maternità obbligatoria e' unica per tutti, la maggior parte dei dati li hanno già (nome del datore di lavoro, matricola, imponibile contributivo e quindi base di calcolo per l'indennità...) e altri li puoi inserire.
Nel mio caso, in database avevano che il mio contratto era a tempo det, non avevano la scadenza e una volta inserita e' apparsa la scritta: allora la maternità la paghiamo noi! Dacci il numero del tuo conto corrente.
Certo, poi il certificato di gravidanza l'ho dovuto portare a mano, ma insomma sono piuttosto avanti...o almeno, fanno fare a noi il lavoro di inserimento dati.
L'altra strada e' un patronato, dovrebbero fare le pratiche a-gratis e senza pin.
Se hai bisogno scrivimi in privato!
Grazie mille, se non ne esco, ti scrivo! Grazie ancora...manca poco ormai, come stai?
EliminaMmm, chiarissimo direi. Com'è deprimente...
RispondiEliminachiarissimo... non sanno se ci sono o ci fanno... comunque una consolazione: non sempre la mamma prende l'80% nel caso di congedo facoltativo. dipende dai contratti. Io per esempio lavorando all'università ho diritto a 45 giorni a stipendio pieno tranne il primo giorno che è al 30%.
RispondiEliminaSull'idea dei tre giorni sto zitta che è lunedi mattina e mi girano...
No no, io parlavo del congedo obbligatorio: l'Inps prevede l'80% dello stipendio, e spesso, ma non sempre, i contratti integrano fino al 100%.
EliminaIl congedo facoltativo e' praticamente per tutti al 30%... tranne alcuni sfacciati fortunelli che lavorano nel pubblico :D
Ciao! a questo punto prova a leggere la circolare che ti hanno indicato e vedi di capirci qualcosa tu...
RispondiEliminase ti dico che in Germania mio marito ha preso 1 mese intero pagato all'80% appena nato il bambino, e io non lavoravo, e il suo capo gli ha chiesto perchè non ne prendeva 2 come fanno tutti e allora ne ha preso un altro in estate...?