2. Il curriculum vitae
Dovete pensare al curriculum come il vostro ariete per entrare in casa del vostro potenziale datore di lavoro.
Se si tratta di candidature spontanee o risposte a specifici annunci di lavoro, il cv è la vostra unica occasione per farvi conoscere. Ma anche se siete raccomandati vi verrà richiesto, e non vorrete sprecare una simile occasione con un cv mal redatto, vero?
Cura.
Dati anagrafici corretti, numero di cellulare bene in evidenza.
Sembra banale, ma due-tre posti di lavoro fa il mio capo cercava un'impiegata: assunse la sorella della barista dove faceva colazione. Immaginava che una non-completa-sconosciuta, ex centralinista, fosse meglio delle migliaia di persone con esperienza disponibili nel mercato. Quando predisposi i documenti per l'assunzione, mi accorsi che sul suo cv il cognome era sbagliato. Si giustificò dicendo che gliel'aveva scritto suo cognato, perché lei non aveva un pc a casa.
Precisione nella stesura: date di inizio e fine lavoro chiaramente indicate, nome del datore di lavoro, qualifica (operaio/impiegato), breve descrizione della mansione. Non sottovalutate quest'ultima indicazione: un possibile datore di lavoro deve capire cosa sapete fare.
Formattazione coerente: so che Word dopo qualche "andata a capo" prende iniziative, ma fategli vedere chi comanda. Le righe devono essere allineate. Se dovete spedirlo per mail o caricarlo su un sito, salvatelo in pdf: è un formato che tutti leggono e nessuno può modificare.
[Da questo aneddoto ognuno è libero di immaginare quale fosse la sua competenza sul lavoro, e come questa esperienza influenzò le mie convinzioni sulle raccomandazioni rispetto alla meritocrazia]
Informazioni sullo stato di famiglia: in un Paese civile, chi cerca un nuovo dipendente non dovrebbe trovare rilevante, né pertinente, nessuna informazione personale. Infatti, l'unico colloquio dove non mi abbiano chiesto se avevo/avrei voluto figli è stato con un gay; forse ne aveva abbastanza anche lui di discriminazioni.
Informazioni sullo stato di famiglia: in un Paese civile, chi cerca un nuovo dipendente non dovrebbe trovare rilevante, né pertinente, nessuna informazione personale. Infatti, l'unico colloquio dove non mi abbiano chiesto se avevo/avrei voluto figli è stato con un gay; forse ne aveva abbastanza anche lui di discriminazioni.
Se siete donna e siete libere da impegni familiari, potrebbe essere un punto a favore indicarlo. In tutti gli altri casi, no. Se proprio lo vogliono sapere, che ve lo vengano a chiedere, almeno.
Precisione nella stesura: date di inizio e fine lavoro chiaramente indicate, nome del datore di lavoro, qualifica (operaio/impiegato), breve descrizione della mansione. Non sottovalutate quest'ultima indicazione: un possibile datore di lavoro deve capire cosa sapete fare.
Formattazione coerente: so che Word dopo qualche "andata a capo" prende iniziative, ma fategli vedere chi comanda. Le righe devono essere allineate. Se dovete spedirlo per mail o caricarlo su un sito, salvatelo in pdf: è un formato che tutti leggono e nessuno può modificare.
Personalizzare il cv.
Letta di presentazione
Siete disoccupati no? Avete tempo per scrivere un cv. Anzi, due.
Se la vostra ricerca è riguarda più mansioni, o in aziende molto diverse, è meglio personalizzare ogni volta il cv.
Se siete disposti a svolgere un lavoro meno specializzato rispetto al vostro ultimo impiego, potrebbe essere meglio descriverlo tenendo un "basso profilo", anziché esaltare le vostre capacità di management. Un possibile selezionatore potrebbe pensare che aspirate a qualcosa di più, e che alla prima occasione ve ne andrete. E forse non ha torto, ma dovete essere voi a deciderlo, non lui.
L'ideale, quindi, è un cv per ogni candidatura, o quasi.
L'ideale, quindi, è un cv per ogni candidatura, o quasi.
Non fate l'errore di dare ai files dei nomi rivelatori: cv.scarso.pdf, ad esempio.
Hobby.
Sono scettica nell'aggiungere informazioni non professionali, ma se lo fate, siate circostanziati.
A tutti piace il cinema e fare sport. Dimostrate che per voi è la verità vera: inserite quel corso di semiotica del cinema; non indicate genericamente sport, ma corsa sul mezzofondo.
Occhio a non scrivere cazzate, potreste trovare degli esperti dall'altra parte della scrivania. Ho visto un ragazzo millantare di essere appassionato di letteratura e cadere nel trabocchetto:
- "Ultimo libro letto?"
- "Mmmm.... Il piccolo principe"
- "Sai come è morto l'autore?"
Silenzio.
Letta di presentazione
La lettera di presentazione spesso è semplicemente il corpo della mail con cui mandate il cv.
Scrivete chiaramente e con poche parole chi siete e cosa volete. Che mansioni, a che distanza da casa siete disposti ad arrivare, e in che orari. Soprattutto nelle agenzie interinali e nelle autocandidature: è frustrante ricevere un cv di gente non specializzata in niente e che è disponibile a fare tutto dappertutto. Non ha collocazione, non rimane impresso, non sanno che farsene.
All'europea mi fa schifo
Il modello di cv europeo non mi piace. Sarà funzionale, ma è brutto, troppo lungo e troppo diffuso. Sforzatevi di copiare qualcosa di meglio da internet, non come contenuto, ma come grafica. Siate riconoscibili. E inserite la foto, ma tipregotipregotiprego non il selfie al mare. Una fototessera andrà bene.
La foto non va assolutamente inserita, cosi' come dati anagrifici.Monica
RispondiEliminaSarebbe un bel mondo quello in cui l'età di una persona, ma anche il posto dove si vive, fossero dati ininfluenti per un possibile datore di lavoro. Non mi sembra che sia così
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPer legge, foto ed età non sono necessari (se non espressamente richiesto).
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