In realtà a me non piace fare bilanci, lo trovo innaturale.
Non è naturale fare mente locale su un periodo delimitato come un anno; è più facile ricordare come sono stata, ad esempio, lo scorso inverno, o se una decisione, in fin dei conti, è stata felice oppure no.
Ne scrivo quindi solo perché la mia collega, facendo gli auguri di buone feste ai clienti, continua a dire "speriamo che l'anno prossimo vada meglio".
Ecco, per me il 2012 è andato molto bene, invece.
C'è stato il terremoto, d'accordo, che è stato scioccante, ma per fortuna (per fortuna!) non ha portato danni a me o ai miei cari.
Ogni notte, anche adesso, mentre mi addormento, penso alla scossa del 20 maggio, a quando mi sono svegliata, ero a pancia in giù, e mi sono precipitata da mia figlia.
C'è stata anche un'invasione di pulci, nell'estate, che abbiamo debellato in "appena" 5 settimane, ed è stata tosta.
Però ci sono stati due lavori che non mi sarei sognata nemmeno nei miei slanci più ottimisti.
C'è il/la nuovo/a bebè che mi nuota nella pancia, e che sento muoversi, proprio in questo momento. E so che è una sensazione che non riproverò mai più nella vita (o magari solo un'altra volta).
Non dico che tutto questo sia piovuto dal cielo. Ho voluto questo figlio/a anche se il momento non era dei migliori, perché la biologia scappava e il mercato del lavoro nicchiava, e la mia audacia non mi si è ritorta contro. Anche se fino a un mese fa mi aspettavo un anno a casa senza maternità né disoccupazione, e chissà che difficoltà a rientrare nel mondo del lavoro, e nonostante questo ero contenta della mia scelta.
E l'anno scorso (e questo bilancio, quindi, straborda) mi sono licenziata da un postaccio, e nonostante mi fossi lanciata senza rete sono riuscita a trovare un nuovo impiego, e che impiego!, anche se in sostituzione maternità.
Se avessi avuto un tempo indeterminato, probabilmente non avrei accettato.
Se non avessi accettato, non avrei imparato tutto quello che sto usando ora, nello studio di elaborazione paghe.
E poi c'è il piano B, che non sto riuscendo a portare avanti, in questi giorni, ma è sempre il mio obiettivo, e ne sono fiera. Sono contenta per lo meno di poterlo sognare.
***
La mia nuova datrice di lavoro ha diviso, tra tutte le impiegate, i pacchi natalizi dei clienti. Finora ho portato a casa un kg di parmigiano, un pandoro, aceto balsamico e funghi secchi.
Poi ha regalato a ciascuno 200 euro in buoni spesa.
Anche a me. Sono qui da 23 giorni.
Il mio ex datore di lavoro, dove sono stata 4 anni, mi ha regalato, solo un anno, 50 euro. L'anno dopo non più. E non c'era nemmeno la tredicesima (era compresa nella paga di 900 euro al mese che prendevo). Gli ultimi due anni non ci regalava nemmeno più i panettoni, perché "c'è crisi".
Indovinello: dove mi impegnerò di più a lavorare, là dove sono trattata da essere umano, o dove si cerca di ottenere il massimo con il minimo investimento?
Credo che tu sia veramente nel posto giusto e te lo meriti, senza contare che saprai ricompensare con tutto il tuo impegno e la tua voglia di imparare, chi ha creduto in te. Sono felicissima per te...il 2013 non potrà che migliorare con queste premesse.
RispondiEliminaP.s. Come stai? Cresce il pancino?