martedì 24 luglio 2012

Ogni giorno, quando esco dal lavoro, vedo due colleghe sedute sul muretto di fianco al cancello.
Sono Derriu e Piras.
Evidentemente accomunate dall’origine, e forse dalla loro personale storia di immigrazione, oltre che dal lavoro.

Teresa Derriu e Antonella Piras, finito il lavoro, si siedono davanti al cofano della macchina della Derriu e si fumano una sigaretta.
Poi buttano il mozzicone per terra, salgono in macchina e vanno a casa.
Le vedo tutti i giorni. Quando piove, ma solo quando piove, fumano in auto, con i finestrini un po’ abbassati.
Chissà da quanti anni.
Ecco, io non ho mai fumato e ne sono contenta, però in quel momento le invidio un po’, perché quella pausa mi sembra un bellissimo spazio di decompressione.
Mi immagino l’attesa della fine del lavoro, lo spiare l’orologio; mi immagino il sollievo nel sedersi nel loro angolo, e i muscoli che si rilassano mentre scatta l’accendino.
Vedo il silenzio tra loro, e mi sembra giusto.

Vorrei anche io un momento vuoto e zitto prima di lanciarmi verso casa, verso la famiglia, verso altro lavoro.
La scusa della sigaretta è perfetta, e anche la sua durata e la sua semplicità – apri la borsa, apri il pacchetto, accendi.
Non mi viene in mente qualcosa di analogo, di così rapido e breve da poter fare per rilassarmi; no di certo una telefonata (dove sarebbe il silenzio?), non qualcosa da mangiare (un orario infelice), non una lettura veloce, che tiene la testa impegnata.
Forse ascoltare una canzone. Ma ora che ho sbrogliato gli auricolari dell’Ipod sarebbe già il momento di salire in macchina.

5 commenti:

  1. Spero per te che siano nomi di fantasia.
    Io invidio chi fa un lavoro o, se ha i soldi, qualunque cosa che gli piace tantissimo, invece di scrutare l'orologio in attesa dell'ora d'aria che poi diventa 5 minuti che nuociono gravemente alla salute.
    Scusa l'acidità.
    Paolo

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    1. Non so se a loro piaccia quel lavoro.
      Di persone che sono contente di aver finito la loro giornata lavorativa per fare quel che hanno voglia ne conosco tante. Anche i fortunelli che amano il proprio lavoro.

      Non c'è bisogno di sperare che non metta i nomi veri, e nemmeno che sappia che il fumo fa male; non reputo necessario scriverlo, tu sì?

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  2. Brava sorellina, mi piace tutto quello che scrivi,continua cosi ti prego e grazie per questi 45 secondi piu' brevi della sigaretta che si fumano le tue colleghe ma altrettanto belli e silenziosi.
    ti abbraccio
    tu hermano

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  3. piccole isole felici. la mia decompressione di solito la faccio in treno mentre torno a casa.
    Cellulare in silenzioso, seduta lontano da tutti.
    Se mi va leggo oppure guardo fuori dal finestrino oppure sonnecchio.
    pace pace pace :-)

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  4. Il momento vuoto e zitto può essere un pacchetto di crackers, un caffè, un gelato. Non c'è niente di infelice in uno spuntino.

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