domenica 3 giugno 2012

Il mio terremoto

Nota: questo post è stato scritto domenica 3 giugno, dopo aver messo a letto la pupa, verso le 9.
In seguito alla scossa delle 21.20 io e la mia famiglia abbiamo prudentemente evacuato la casa mollando tutto com'era, compreso il pc. Per diversi giorni nel post c'è stata una frase tronca.

Premessa: i terremoti del 20 e del 29 maggio hanno avuto epicentro a 30 km dalla mia città. Quindi tutto quello che posso scrivere di vissuto in prima persona non è niente rispetto al dramma vissuto da chi, su quell'epicentro, aveva una casa, o anche solo un lavoro.

Non avrei mai pensato di sentire i giornalisti di radio e tg nazionali parlare di Finale, Medolla o Mirandola.
Mirandola! Mirandola è il paese da cui veniva la mia compagna di banco del liceo, non dovrebbe essere un paese da prima pagina.
E il Panaro, quello di San Felice sul Panaro, è il fiume dove andavo in bicicletta a 14 anni, anche se diversi km più a sud.

Ho parlato con alcuni colleghi che forse (la situazione non è definita, ci vorrà molto tempo) hanno avuto danni alle case. Ho parlato anche con uno che la casa, sembra, non l'avrà più, e però, mi ha detto, "dobbiamo essere contenti perché ci possiamo guardare in faccia", e che "a 5 km da casa mia c'è il disastro". Lui, e anche molti altri, quasi tutti in realtà, mercoledì 30 erano in stabilimento a lavorare.

Era a lavoro anche la persona con cui ho fatto il colloquio questa volta e che ora è il mio capo. La sua casa è a Cavezzo. Aveva una faccia come se fosse morto suo padre. Gli ho chiesto come va, e non mi ha risposto. Non si è lamentato una volta, ma ascoltando le storie degli altri ogni tanto diceva "vacca boia", questa esclamazione così emiliana che la prima volta che l'ho sentita, e avevo 10 anni, mi sono messa a ridere.

Sì, perché l'Emilia è mia terra d'adozione e non di nascita, e da quando c'è stato il terremoto, e c'è da rimboccarsi le maniche per ricostruire, sono orgogliosa di essere qua.

3 commenti:

  1. Cara Girandola, già stavo leggendo che tra i tuoi tanti lavori c'è "conteggiatrice di pendolari sui treni" e volevo chiederti informazioni, poi mi sono trovata qui e ti ho sentita ancora più vicina perché io abito a soli 13 km dall'epicentro, anche io sono evacuata e anche io ne ho scritto sul mio blog come fonte di liberatorio sfogo.

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  2. Cara Pendolante, 13 km dall'epicentro sono davvero pochi. Appena posso vengo a dare un'occhiata al tuo blog per leggere la tua esperienza.
    La conteggiatrice di pendolari è un'esperienza interessante, se fatta a piccole dosi :) risale però al 2006, per conto della Regione.

    Non si contavano solo i passeggeri, ma si dava anche un parere alle condizioni di treni e stazioni (pulizia e stato generale).

    Alla fine la Regione ha comminato una multa a Trenitalia per come gestiva il servizio locale e ha rimborsato un mese di abbonamento ai pendolari... grossa soddisfazione!

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    1. Soddisfazione anche per noi pendolari che abbiamo usufruito dell'abbonamento mensile gratuito :-)) Se vorrai scriverne un racconto, su questa tua esperienza, ti ospiterò volentieri sul mio blog.
      I 13 km sono, in realtà, da Cavezzo, qualcuno in più dall'epicentro. Siamo l'ultimo comune, verso Modena, a essere dichiarato "terremotato". per fortuna non abbiamo avuto vittime, né crolli eclatanti... ma qui finisco.

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