martedì 30 ottobre 2012

Per natale siamo tutti più buoni

Entro nel negozio di giocattoli vicino a casa e chiedo: "Quest'anno cercate persone per Natale?"
"Sì"
"Vi porto il mio cv, allora"
"Però quest'anno assumono solo con voucher"
"...?"

"Devi avere dei requisiti. Meno di 25 anni e iscritta all'università, oppure disoccupata ecc."
Il fatto che sia per mano di mia figlia 3enne, statisticamente, già mi taglia fuori da una delle categorie.
"Ok, dai, mi informo, grazie."

Ho scoperto che i Voucher sono uno strumento dell'Inps per regolarizzare i cosiddetti "lavoretti" che i giovani, o i pensionati, facevano in nero. Raccolta frutta, volantinaggio, piccoli lavori di giardinaggio, roba così.
Invece ora il piccolo proprietario terriero Antonioni compra i voucher e li dà al pensionato che vendemmia, che così ha una copertura INAIL contro gli infortuni.
Solo per il 2011 e il 2012, i voucher possono andare ai disoccupati. Non tutti, ovviamente; bisogna avere diritto all'indennità di disoccupazione.
Quella che non ho, ricordo, perché il mio ex datore di lavoro, per cui ho lavorato per 4 anni, non era tenuto a versarmi i contributi della disoccupazione. Mi manca una settimana di quei merdosi contributi per avere 8 mesi di disoccupazione.

E quindi, io non capisco molto bene se una catena di negozi in tutta Italia può ragionevolmente ricorrere ai voucher sotto Natale (più lavoro stagionale di così) o se è un pertugio nella legge in cui ci si infila gongolante.
Perché, in tutto questo, non dover stipulare contratti e non pagare contributi, secondo me fa risparmiare tanti, tanti soldi.

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