giovedì 11 ottobre 2012

Ti tengo aggiornata/2

Ho richiamato l'agenzia interinale che mi aveva inviato a questo colloquio.
A parte le domande discriminatorie - se può esserci un "a parte", in questo - il colloquio era per un posto interessante, una multinazionale, una mansione simile a quella in cui lavoro da anni, insomma la classica occasione di crescita.
E poi, ahem, negli ultimi 40 giorni, di colloqui in azienda ho fatto solo quello.

Insomma, richiamo l'agenzia e chiedo se ci sono novità.
- Ciao, Girandola. Guarda, ho mandato una mail la settimana scorsa al sig. xxx e, beh, non mi ha risposto.
- ...
- Tu non hai provato a contattarli?
- Guarda, a parte che non mi hanno lasciato riferimenti [anche se le Pagine Bianche sono una buona fonte da cui partire, di solito], ma per correttezza, visto che il colloquio l'ho fatto per voi, ho preferito chiamare te.

Un chiarimento, per non essere troppo tecnica: le agenzie interinali fatturano quando "somministrano" un lavoratore; fatturano di più se lo trovano loro; ma possono anche fatturare la selezione del personale, se trovano un lavoratore che l'azienda assume direttamente.
Di solito, infatti, le aziende non hanno i dati dei candidati: le agenzie li cancellano dai cv. Insomma, "t'ho trovato quello giusto, moh te lo vendo".
Ecco perché mi sono rivolta all'agenzia: se chiamo l'azienda potrebbe "saltare" il passaggio dell'agenzia, e di solito non è corretto - a meno che non ci siano altri accordi, chiaro.

Agenzia: - Beh, sì, certo, comunque... visto che non ho avuto feedback...
- ...
- Va beh, dai, magari provo a risentire io in settimana. Ti faccio sapere in ogni caso.
- Grazie. Per piacere, avvisami anche se la risposta fosse negativa, perché sto aspettando una risposta anche per un altro posto. [Piccolo bluff].

Caro amico dell'agenzia, ma non è anche interesse tuo piazzare un candidato? Almeno sbattiti un pochino, no?

4 commenti:

  1. Io un lavoro ce l'ho, e' un lavoro che mi piace, che vorrei continuare a fare ma che da mesi non mi garantisce più nemmeno un misero stipendio. Le persone con cui lavoro,causa crisi, sono diventate molto supponenti, e "pretendono" la tua dedizione nonostante non riescano a darti nulla in cambio. Non ci è' dato sapere se è quando lo stipendio arriverà, c'è' crisi e dobbiamo vivere nell'incontro. Questo oramai da inizio anno. Il,clima e' diventato irrespirabile, sempre più persone se ne vanno e le liti sono all'ordine del giorno. Mi guardo intorno e non vedo niente, il buio completo e sinceramente sto pensando di mollare tutto, e fare qualcosa solo per me. Dove sono io il mio datore di lavoro (pur essendolo già adesso visto che non sono dipendente e lavoro a p.i.), magari cambio settore, con rammarico, con rassegnazione e sconfitt dopo anni di lotta e sacrifici, ma mi sto sempre più convincendo che non vale la pena farli per gli altri. Ci hai mai pensato?

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    1. La situazione che descrivi è davvero da brividi. Non essere pagati da inizio anno e subire anche le pretese di chi non sborsa...
      Capisco benissimo la voglia di "fare da soli". In bocca al lupo

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  2. Ops, ho riletto il commento......volevo dire vivere nell'incognito e non nell' incontro!!!!!

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  3. Non ce n'è uno che salta la porta... :)

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