venerdì 18 maggio 2012

Con ordine

Dopo il liceo, fare le cose in ordine non è stata una priorità.

Certo, a ottobre di quell’anno ho iniziato l’università.
Però in settembre ho fatto il mio primo lavoro: pestare l’uva in una cantina sociale (se qualcuno se lo chiede, no, non si usano i piedi).
(Anzi,  il mio primissimo lavoro l’ho fatto a 16 anni, era il Lavoro Estivo Guidato: una convenzione scuole-regione per sfruttare gli studenti del 3° e del 4°anno. 4 settimane, 800.000 lire.)

L’università è durata un lampo. Mi sono scoraggiata, ho pensato che non faceva per me, che non volevo impantanarmici, e a giugno ho lasciato tutto.

Volevo fare un corso a settembre, però nel frattempo ho cercato lavoro. Sono entrata in un’agenzia interinale, la prima che ho trovato, e nel giro di tre giorni lavoravo.
Sono rimasta nella stessa azienda 9 mesi, poi mi sono stufata – ho pensato di avere ben altre ambizioni.

Mi sono iscritta a un corso di pubblicità.
Ma prima che iniziasse mi sono licenziata dalla prima ditta e sono andata a fare la cassiera al supermercato, per non annoiarmi.
Poi mi sono licenziata e sono andata a studiare advertising.

Per un mese ho fatto solo la studentessa.
Poi ho cercato un altro lavoro: come cassiera al Punto Snai, sabato e domenica.
E per due anni ho fatto entrambe le cose.
Poi solo la cassiera. Ero in crisi e non sapevo cosa volevo fare da grande.

Quando ho ripreso a pensare al futuro ho fatto un anno di Servizio Civile Volontario.

Nel frattempo, per alcuni periodi, ho distribuito volantini, contato i pendolari sui treni, fatto i pacchetti a Natale e le scommesse alla Snai, giusto per cercare di tirare su un po’ di soldi.
Poi, per non farmi mancare niente, uno stage.

E alla fine… un lavoro vero, per ben 4 anni. Poco pagato, ok, ma un lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutti gli effetti.

Quando sono stata stufa di essere poco pagata, me ne sono andata. Ho trovato un altro lavoro a tempo indeterminato con una paga “normale”.
Però era un covo di matti. Una mattina non ce l’ho più fatta e li ho mandati a cagare.
Dopo un mese ho trovato l’attuale lavoro, in sostituzione maternità.

A settembre sono a spasso.

E se riprovassi a studiare?

2 commenti:

  1. Ciao, sono capitata per caso sul tuo blog. Mi piace e ho ritrovato tanto di me stessa. La mia vita è stata simile alla tua: tanti lavori e mille colloqui. Poi mi sono messa in proprio con mia sorella e...ora sono un'imprenditrice, se si può dire così. Io ti consiglierei di riprendere l'università mentre continui a guardarti attorno. Non so perchè ti sei scoraggiata a suo tempo ma anche l'università è un'esperienza formativa non da poco. Forza!! Se scegli la facoltà giusta è una cosa bellissima. Ciao e a presto.

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  2. Ciao, sono molto contenta che ti ritrovi in quel che scrivo. Mi fa piacere che mi incoraggi a inseguire i miei sogni; sento chiaramente che i maggiori ostacoli, anche se è banale dirlo, sono proprio i miei pensieri negativi!

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