sabato 4 agosto 2012

Ricerca di lavoro

Colloquio di qualche tempo fa.

Questa volta il lavoro era per una ditta che produce beni inutili e vende solo a casa della gente, non in negozio.
Una promoter si piazzava nei centri commerciali e la gente interessata lasciava il proprio numero. Cercavano una persona che, dall'ufficio, richiamasse questi possibili clienti per fissare un appuntamento. Poi ci avrebbe pensato il dimostratore a convincere a comprare.

L'uomo davanti a me avrà 50 anni. Mi chiede da quanto tempo vivo qui, e se ho preso questo accento. Poi si accende una sigaretta (dopo che gli avevo detto che parlavo piano perché avevo mal di gola) e parte col monologo.
"C'è anche da archiviare, mandare fax, ma sono stronzate (testuale, n.d.G.) che imparano tutti. Soprattutto abbiamo bisogno di qualcuno che sia convincente al telefono, e per capirlo bisogna farlo provare. Fisso di 1000 euro circa più fuori busta a seconda dei risultati. Chi è bravo ce lo teniamo stretto. Ci sono due tipi di orari, uno di ufficio e uno dalle 14 alle 22. Per imparare ci sarà un corso, forse a Milano. Ti interessa?"
A me fa schifo stare al telefono, e fa ancora più schifo cercare di convincere la gente, magari con piccoli inganni. Senza contare che lavorare fino alle 10 la sera tutti i giorni non è bello. Comunque dico che mi interessa (poi magari a casa ci penso meglio), e dico anche che non ho problemi di orario né per il corso a Milano.
A quel punto mi congeda. Dice che in un colloquio non si capisce se una persona è seria, e l'unica cosa che voleva sapere è se ho la voce troppo stridula o antipatica e se ero interessata. Seguirà secondo colloquio col capo dei capi.

Non mi ha chiesto che lavori ho fatto, che scuola ho fatto. Mi chiede se so usare il computer (e nel curriculum ci sono 4 righe di conoscenze informatiche e, boh, tipo 12 programmi che so usare). Quando provo a fare qualche osservazione non mi fa finire; non gliene frega niente.
E mentre andiamo via, candido candido, mi dice che gli ho fatto venire in mente di chiedere, alle candidate dopo di me, se avevano disponibilità di orario. Wow, che perspicacia.

7 commenti:

  1. Era un vero esperto, oltre che un gentleman...

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    1. Avanzati studi in human resource, naturalmente... Anche se col tempo apprezzo di più certe sane schiettezze (non a questi livelli, però) ai selezionatori di mestiere che applicano le regole in modo ottuso, con i trucchetti tipo metterti in difficoltà, oppure fare l"amicone per spillarti qualche confidenza.

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  2. E' unperiodo molto difficile per tutti, speriamo si possa migliorare, vedremo, sono una mamma di due gemelle e fare quadrare i conti è sempre più difficile

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    1. Lentamente a me sembra di migliorare. Col precariato pensavo di aver chiuso molti anni fa, ora ci sono immersa, però ho più professionalità e almeno dei colloqui ne sto facendo

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  3. Il colloquio migliore per me è stato questo:

    entro, il ragazzotto non legge neanche il cv. Mi chiede se ci eravamo già visti e io "certo, nell'ufficio che avevate dall'altra parte della città". Mi dice "ah, ma rispetto all'latra volta ora ho facoltà di fissare già gli incontri di prova. Cerchiamo commerciali, amministrativi, gestione personale, magazzinieri (ovviamente senza assolutamente guardare le mia esperienze pregresse nda). E' disponibile per una prova? Mercoledì, dalle 9 alle 19, lei viene qui, in affiancamento alla ragazza, e se va tutto bene parliamo di mansione, inquadramento, contratto, retribuzione". Io chiedo "la prova è retribuita?" e lui "ovviamente no, non la faccio mica lavorare. Lei guarda e basta". Ecccccerto, perchè mentre guardo e basta (per 10 ore!!!) tu capisci se vado bene oppure no, giusto?

    Che favola essere disoccupati...

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    1. Curioso come l'azienda dove hai fatto il colloquio abbia inventato un modo così innovativo per la selezione.

      E dire che multinazionali, anche specializzate in questo, sono ancora lì dietro a test motivazionali, colloqui di primo, secondo e terzo livello, per non parlare di mesi di prova... retribuiti.

      Tutto inutile, evidentemente! Bastano 10 ore seduti di fianco a qualcuno, semplice no?

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