giovedì 30 agosto 2012

Vigilia

Stanotte è la vigilia della mia disoccupazione.





Mi sento uno schifo.

Mi sento un buco nella pancia, e per non pensare lo riempio, riempio.

Ognuno ha i suoi metodi.
Il mio è fatto di compulsioni, per lo più innocue.

Musica, sempre la stessa canzone mille volte.

Visione di intere stagioni di E.R. - Medici in prima linea, fino a confondermi, fino ad andare a dormire di corsa, reggendo uno stetoscopio immaginario sulle spalle dicendo "muoversi, muoversi che lo perdiamo".

Leggere un romanzo fino all'ultima pagina, immergendomi fino al collo in vite non mie.

Nutella. Tutta.
(Da cui l'abitudine di comprare la confezione più piccola).


Cerco sollievo.
Sento che potrei scivolare in pozzi che non vorrei nemmeno ricordare.

Ma perché, perché?






Mi sa che ho paura.

Non tanto del fallimento del piano A - di rimanere senza lavoro.

Ho paura dei piani B e C.
Di non essere in grado di esaudire i miei sogni
Di avere finalmente - finalmente! - la possibilità di confrontarmici e fallire miseramente

Di bruciarmi anche queste vie di fuga, e rimanere a piedi - come mi è successo un'altra volta

Ho paura di non essere all'altezza
Di passare anni a pentirmi delle scelte di oggi
Di pentirmi in generale.

E questo mi blocca
Non mi lancio, né torno indietro
Sono un paracadutista sul vuoto
E mi sento sprofondare.

Perché subire è più semplice
Terribile, frustrante, deprimente, ma più semplice
Penserei di essere sfortunata, o maledetta, ma non di aver sbagliato
Non mi pentirei delle scelte.
O dei rimpianti.

Sono i momento in cui mi dispiace di essere disperatamente atea.
Come sarebbe bello!
Confidare in colui che ha creato il mondo per fargli risolvere la mia vita
(per lui sarebbe semplice)

E invece devo farlo da sola



Ora mi sento meglio.

Domani saluto tutti con un gran magone.

E poi vedremo.

9 commenti:

  1. mi spiace leggere parole così... in parte mi ci riconosco, anche se per me i motivi scatenanti sono diversi... però comprendo perfettamente le sensazioni che descrivi ma mi è davvero difficile dire qualcosa che sia realmente utile... posso solo dirti che ti sono vicina... ti abbraccio... Black

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    1. Grazie mille! in realtà scrivere mi è stato molto d'aiuto, quando ho finito non sapevo nemmeno se pubblicare il post perché lo stato d'animo era già cambiato

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  2. ti capisco e ti comprendo.
    sul fatto di non sentirti all'altezza e di pentirti delle scelte di oggi non saprei che dire se non che forse ho mi sono perso qualcosa...
    in merito all'essere atei o meno beh... alla fine dovrai comunque da sola rimboccarti le maniche quindi non pensarci più di tanto!
    libera la mente e pensa che rispetto agli altri non sei certo da meno, anzi ;)

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    1. Ho scelto l'università, poi il lavoro, poi un corso post diploma, poi mi sono persa, poi ho cercato di lavorare, ma ero troppo vecchia per l'apprendistato, troppo inesperta per altri lavori, con un cv troppo frammentario per le aziende... sono stata un anno a fare lavoretti, è stata davvero una fatica. Quando parlo di scelte penso a queste e mi chiedo se ne valesse la pena

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    2. a volte me lo chiedo anch'io ma poi penso che ormai è acqua passata e non posso farci più nulla; certo che se rinascessi un'altra volta non farei più certe scelte (non sono pentito, sia chiaro) solo che questa è l'unica vita che abbiamo e quindi cerchiamo di viverla al meglio del nostro possibile.

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  3. siamo tutti con te!!! Dai dai dai dalle una spinta, dalle una spinta vedrai che partirà! http://www.youtube.com/watch?v=SPNlGI4x49Y

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    1. pensavo intendessi questa:
      http://www.youtube.com/watch?v=uyqfOE2OD18
      :D

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  4. Puoi credere in Dio o in quello che preferisci, ma anche avere fede ti supporta nel fare la scelta, non la fa al posto tuo. siamo sempre soli ai bivi della vita.

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    1. Allora mi consolo, se nemmeno la fede mi farebbe star meglio

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