mercoledì 28 dicembre 2011

Curricula come volantini


Uno dei metodi di ricerca di lavoro, per me, era semplicemente recarmi in un centro commerciale.
In genere la quantità di "cercasi commessa" esposte nelle vetrine è direttamente proporzionale alla fascia oraria di apertura dei negozi. Cioè: nell'iper più grande della città, aperto fino alle 22.00, qualche ricerca è sempre in corso; la gente non lavora qui a lungo, di solito.


Un giorno, dunque, intenzionata a distribuire curricula (con foto) come volantini, sono andata al centro commerciale e ho trovato 11 (undici) negozi che cercavano personale.

Il primo era un negozio di ottica enorme, tutto bianco, con due entrate. Cercavano diplomati anche senza esperienza. Mi hanno chiesto di compilare un questionario: 5 pagine di domande.
Racconta la tua vita in breve. Cosa ti aspetti da questo ambiente. Cosa dicono i tuoi amici di te. Cosa puoi offrirci. Qual è il tuo lavoro ideale. Dove ti vedi da qui a 5 anni. Raccontaci un sogno. Che caratteristica del tuo carattere cambieresti. Se avessi la bacchetta magica che faresti? Se rimani senza lavoro i tuoi genitori che dicono?

Trovai anche un negozio di telefonini che cercava commessi. Una ragazza giovanissima e gentilissima mi disse che proprio quel giorno la Super Responsabile faceva i colloqui; se avevo un po' di tempo mi inseriva tra un candidato e l'altro. Fantastico, le dissi.
Feci in tempo a lasciare il cv a un negozio di oggettistica, a quello di intimo e ad altri due o tre.

A fine mattinata mi ritrovai al self-service del centro commerciale a parlare con una responsabile cattivissima insieme a un'altra povera ragazza.

Più che un colloquio sembrava un interrogatorio.
Tu! dice la responsabile all'altra ragazza. Parlami di te! Perché vuoi fare la venditrice?
Tu! indica me. Cosa ti piace della telefonia? Cazzo, non ho studiato. Della telefonia non mi piace proprio niente, vorrei tanto tanto lavorare, solo.
Tu! mi fa ancora. Hai scelto il nostro negozio, o sei venuta a dare curricula a tutti? Ma come ha fatto a capirlo?, mi chiedo. In realtà io puntavo alla libreria.
Parla più forte, non ti sento!
Ma perché, mi chiedo, perché i Marines non ti hanno preso?
Tu! è il turno dell'altra. Vendimi questo telefonino! La ragazza prova a mettere in fila 3 frasi, ma si vede che non è troppo a suo agio.
Poi penso: anche la ragazza giovane giovane e carina carina a cui ho dato il curriculum deve aver fatto il colloquio con questa. Allora la speranza di sopravvivere c'è.
Facciamo un test! esclama. Che voto vi date da 1 a 10 per le vostre capacità commerciali? (se dico 5 non va bene, penso). Per la vostra capacità di imparare? La vostra voglia di fare? Che caratteristiche deve avere un venditore? E tu ce le hai? (Mi sa tanto che se un bravo venditore deve essere come te non c'è speranza. Io sono una ragazza timida e dolce...)
Vi faccio sapere!!
Almeno è finita. Cerco con lo sguardo l'altra ragazza ma si è già allontanata, non faccio a tempo a salutarla.

Meno male che non avevo aspettative per questo lavoro, perché è raro fare un colloquio più disastroso. Almeno, penso, non sono venuta solo per questo, come invece ha fatto l'altra ragazza che per l'occasione si è pure messa la gonna.

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